giovedì 24 novembre 2011

Quando non servono nuove parole per esprimere ciò che provi, perchè qualcuno le ha già fissate prima di te: L'attesa (S.B.)

Che ore sono? non voglio saperlo. Le ore in cui si aspetta non hanno la durata del tempo quotidiano. La loro misura non e’ quella di un pendolo che oscilla regolare, ma quella di un cuore che batte, a spasmi e inciampi. Il tempo dell’attesa ti circonda, ti avvolge interminabile.
e’ come navigare in un mare di cui non si vede la fine.
.....Chi sto aspettando? che importanza ha?.....E la mia ansia, il mio cuore, i miei pensieri impazziti non si calmeranno finche’ non sentiranno una voce in strada …e i passi salire le scale, e una mano aprire la porta e….....
Aspettiamo senza riuscire a pensare ad altro, spesso cercar rifugio in un libro o in una musica. Ogni squillo di telefono ci fa tremare il cuore, ogni voce vicina ci inquieta: ed e’ nuovo dolore, non e’ questa la voce, non e’ questo il volto che aspettavamo.

c’e’ follia in questo? si c’e', spesso.........e ogni passo sembrava il passo atteso, come ora........E niente può rassicurarci. Solo il rumore di quei passi...che si avvicinano...la sua voce, il suo volto. Un attimo luminoso di gioia in fondo a un nero tempo che morde l'anima.....Ma chi aspetta davvero e’ vivo, aspetta sempre con amore, con un eccessivo sprecato, indicibile, ridicolo amore.

mercoledì 26 ottobre 2011

Qualche volta i regali arrivano così inaspettati che non fanno in tempo a impacchettarsi.

Quasi fai fatica a riconoscerli, che senza fiocco, non ti sembrano regali.
Ma lo sono, e spesso, sono proprio i più preziosi...


tre chili e mezzo di morbidezza sonnecchianti sul petto, una zampina bianca che ti "abbraccia" e un capino appoggiato dolcemente...che avrei voluto fermare il tempo per catturare l'immensa tenerezza che mi fioriva nel cuore
il rumore familiare di un paio di chiavi che girano nella toppa di casa e quei passi che conosco, quei gesti che sono "suoi"
quello sguardo di furbizia felina un secondo prima di vedere la mia fetta di pane volatilizzarsi sotto il letto, e la risata che è seguita ^_^
il profumo del nuovo bagnoschiuma che è uguale uguale a quello che usavo dopo la piscina quando ero piccola…e rivedo gli spogliatoi e sento la voce della mia mamma “yle sbrigati”
il pensiero che vola a “te”  proprio tre secondi prima di vederti passarmi davanti in bicicletta
due forellini sul maglione che mi ricordano che stavo dimenticando di indossare il mio "fortunagufo" ma rimedio subito ;-)
la pioggia che smette di scendere per lasciarmi guardare il cielo un secondo prima di entrare in ufficio

E così non so chi ringraziare per tutti questi doni, che mancano ancora un po’ di giorni al mio compleanno.
Certo è che la vita ci riserva talvolta dei bellissimi “non compleanni”…

Soundtrack suggerita “il negozio di antiquariato” : http://www.youtube.com/watch?v=r5yRXiIX8IA

lunedì 5 settembre 2011

bianco o nero? direi grigio, anzi greyge...

Quel colore non colore che è più difficile da descrivere che da ritrovare per strada, sui muri delle case o sui manichini rinchiusi nelle vetrine.

Quel colore che è il master dei wannabe.
Altro che nuovi colori, tendenze moda e mazzette pantone.
Il greyge è un colore vecchio, almeno quanto me.
E' il colore con cui dipingerei il mio saper fare tutto adeguatamente e niente in modo assolutamente brillante.
Il colore della mia vita sconclusionata dove ad ogni bivio non c'è mai stata una scelta decisa ma solo un tentennante andare avanti nel mezzo.
Il colore del mio sentirmi mai all'altezza di niente, mai realmente "giusta" per qualcosa.
Il greyge sono io, nei miei momenti di solitudine in cui le domande esistenziali tornano sempre a galla...
Greyge è il colore del mio non sapere cosa voglio veramente, del mio essere "discretamente brava" in qualsiasi cosa, piuttosto che scegliere.

Greyge è quel colore dentro di me che mi spinge ad usarne altri mille per colorare la mia vita, per creare filtri colorati attraverso i quali guardare il mondo.

Greyge è però anche l’embrione di qualsiasi colore, una specie di cromatico brodo primordiale.
Sono il colore in potenza, devo solo scegliere di quale colore voglio vestire.

Ma nei colori c’è un coraggio che io non ho; anche il bianco e il nero, nella loro discrezione hanno carattere, e il grigio sposa nel suo essere a metà strada fra l’uno e l’altro la forza dell’equilibrio.
Il greyge rimane come me, solo una forma di colore in divenire…








mercoledì 3 agosto 2011

mare davanti casa mia a Savelletri di Fasano (BR)

L'estate, dopo la brevissima parentesi primaverile, è la stagione più bella dell'anno.
E non reggono i tentativi di convincimento che elogiano i colori dell'autunno o il fascino della neve.
Noncen’è! A me l'estate piace proprio tanto, e sarà per questo che mi sembra sempre che duri poco :-(

Che già solo in due settimane mi ha lasciato piena di stupore e ricordi e emozioni che tutto un inverno non.

Con un doppio arcobaleno che partiva dal mare e arrivava dietro le colline in un perfetto arco di magia...
Con i pranzi in cortile con la mia famiglia e l'anguria più dolce del mondo che poi la pancia ti esplode macheccentra ^_^
Con l'acqua del mare che ti lascia gocce di sale brillanti sulla pelle.
Con i vestitini leggeri che basta un secondo e sei pronta per uscire.
Con le sere che non finiscono mai e la luce che cambia colore mille volte in un tramonto *_*
Con la pelle scottata dal sole che non ti fa dormire (nonostante la protezione 30 la pelle di noi cittadini è delicata :-/)
Con Lorenzo (bimbo milanese sulla spiaggia) che da la caccia ai “piccioni del mare” (gabbiani n.d.r) e che ha trovato una cozzarella gigante che ci ha fatto morire di invidia e di risate :-D
Con la maschera in apnea, che sott’acqua tutto è straordinariamente bello.
Con una piccola sogliola e piccoli saraghi e piccole mormore che nuotano fra i piedi della mia cuginetta in 30 cm d’acqua.
Con mio fratello che deve imparare a cercare meglio cozzarelle, legni levigati e pietre a forma di cuore, ma che ha fatto delle bellissime foto del nostro tempo passato insieme :-*
Con i chili di gelato a tuttiigusti che si sono inevitabilmente fermati dove non si dovrebbe proprio XD
Con quel cielo azzurro azzurro che si lascia coccolare dalle nuvole bianche e spumose come panna montata.
Con la città che sembra come colorata all’improvviso, come avesse messo un vestito nuovo anche lei e sfoderi uno dei suoi migliori sorrisi.
Con le persone che lavorano ma alla sera escono ugualmente anche se è “in settimana”, che l’inverno te lo sogni.
Con mille farfalle colorate che volano allegre per il cortile e ti lasciano a bocca aperta: per lo stupore prima e per la rabbia poi, quando i loro bruchi si sono mangiati tutto il basilico XD
Con il tempo dell’ozio sull’amaca, dove puoi goderti il lusso di ascoltare il tuo respiro e non pensare a null’altro.
Con il cuore gonfio della bellezza della natura e con i pensieri che scivolano veloci e liberi verso l’orizzonte…dove il mare e il cielo si incontrano in una linea perfetta.

...perfetta come la vita in una mattina d’estate.